mercoledì 29 agosto 2007

Led Zeppelin - Live at the Royal Albert Hall


9 gennaio 1970 - Londra
Nel giorno del 26° compleanno del loro leggendario chitarrista, i Led Zeppelin tengono alla Royal Albert Hall uno dei loro indimenticabili concerti, uno di quelli per cui, un'amante del rock giustamente sconfortato può domandarsi: "Lo (ri)vedrò mai un concerto del genere?".
La domanda ha un'unica risposta e mi sembra purtroppo scontata....La reunion che ultimamente si vociferava potesse essere fattibile, con la sostituzione alla batteria dell'impareggiabile Bonzo con suo figlio Jason, sembra essere stato solo un sogno di mezz'estate che ha fatto sperare milioni di fans nel mondo. (Tuttavia il risultato di un concerto oggi sarebbe stato lontanamente paragonabile con quelli passati, forse pure leggermente di cattivo gusto.
I Led Zeppelin, per noi la più grande rock band di sempre, vengono anche riconosciuti come la migliore Rock Live Band, a sottolineare il fatto che ogni loro concerto è qualcosa di unico e irripetibile. Ciò è dovuto al fatto che essi amano stupire e lasciare a bocca aperta i fans, oltre che per la straordinaria inventiva e capacità tecnica, anche per l'esecuzione dei brani che avviene in maniera sempre differente, lasciando larghi spazi a improvvisazioni, non perdendo mai la loro magica "alchimia". Da notare nei concerti del gruppo la tipica assenza di altri musicisti di accompagnamento.
Il Concerto si apre con una piccola inquadratura oscura che riprende l'ingresso dei Led zeppelin tra i fischi e gli scroscianti applausi. Giusto pochi istanti, una mini prova di John Bonham alla batteria, Robert si avvicina al microfono e dopo un semplice "good evening" comincia la musica. Con il potente sound di We're Gonna Groove, si capisce subito il sapore della serata. La carica dei Led Zeppelin traspare, come sempre, dai ritmi dannati dettati da quell'indiavolato di Bonzo, assistito magnificamente dal basso del "composto" John Paul Jones (solo nei movimenti s'intende). Si passa alle bellissime note blues di I Can't Quit You Baby, dove Robert Plant ha la possibilità di far valere la sua potente e modulabile voce in formidabili duetti con la rude ma strabiliante Gibson di Jimmy. Poi è la volta di Dazed and Confused, brano dalla mistica atmosfera e uno di quei pezzi immancabili nei loro concerti. Durante il pezzo Jimmy si cimenta in una delle esibizioni che l'ha reso ulteriormente famoso, suonare la chitarra con l'archetto del violino. Sono i momenti dei live in cui un'po' "esagera", ma spesso sono proprio questi momenti che il pubblico dell'epoca maggiormente ricercava (a destra un fan d'eccezzione).
Con White Summer/Black Mountain Side si passa al solo della chitarra (a tratti accompagnato dalle percussioni), Jimmy suona un brano cover eseguito solo nei concerti e mai usciti nella discografia ufficiale dei Led Zeppelin, con momenti davvero degni di nota.
Segue What Is and What Should Never Be, con il sublime basso di John e lo slide di Jimmy, per poi cominciare il lungo bootleg di How Many More Times/Boogie Mama/ Blues. E' impressionante il loro ritmo nelle esecuzioni, non un'attimo di pausa, sembra che se il viaggio musicale è cominciato, non deve essere interrotto da pause o parole superflue, niente sketch con il pubblico, solo musica. L'unica pausa che si concedono i chirarristi e il cantante in più di un'ora e mezza è durante l'esecuzione di Moby Dick.
E' uno dei momenti salienti dello spettacolo, Bonzo con l'assolo che lo ha reso uno dei batteristi più stimati della scena mondiale, stupisce per abilità e velocità senza mai annoiare. La macchina da presa e il nostro occhio riescono solo a percepire le scie dei suoi incredibili movimenti.
Poi è il turno di Whole Lotta Love, il pezzo dei Led Zeppelin più famoso (assieme a Stairway to Heaven) che eseguono brevemente senza il lungo psichedelico intermezzo, visto che Jimmy si era già esibito con l'archetto precedentemente.
Immancabile anche Communication Breakdown, che ottimamente si adatta a variazioni live. E così alla fine del brano, senza salutare, i Led Zeppelin abbandonano gli strumenti ed escono. La classica scena del bis, con i fans che invocano il rientro, viene fatta sembra più per rito, infatti quasi fulmineamente ritornano sul palco e con altrettanza veemenza suonano C'mon Everybody e Something Else. 2 pezzi rock'n'roll belli e grintosi che subito riaccellerano il ritmo per il gran finale di Bring it on Home.
La canzone viene accompagnata a ritmo dal pubblico, Robert prende l'armonica e seguendo il riff di Jimmy comincia l'ultimo brano di una grandissima serata di musica rock. Infine un semplice saluto
- Thank You.... Thank you very much....Goodbye
e i Led Zeppelin ci lasciano.

Visivamente il risultato, può essere giudicato scarso. Scenografia scura, niente effetti di luci o altro inserito nel montaggio. Gli effetti video si limitano a qualche serie di fotografie "istantanee" e un paio di effetti cromatici. Ma come già ho detto, per loro lo spettacolo è unicamente la musica (cosa che condividiamo totalmente). Per gli amanti del Rock, assolutamente imperdibile e con il live at the Madison Square Garden del 75' sono le migliori performance live della mitica rock band inglese. Tutto da godere in tv soprattutto forniti di un buon impianto audio.

Valutazione




Live at the Royal Albert Hall - Led Zeppelin
9-01-1970 Londra, Inghilterra durata 102 minuti
Musicisti:
-Robert Plant (voce-armonica)
-Jimmy Page (chitarra)
-John Paul Jones (basso)
-John Bonham (batteria)

Brani:
1- We’re gonna groove
2- I can’t quit you baby
3- Dazed and confused
4- White summer
5- What is and what should never be
6- How many more times
7- Moby dick
8- Whole lotta love
9- Communication breakdown
10- C’mon everybody
11- Something else
12- Bring it on home


I can't quit you baby

C'mon everybody - Something else


9 commenti:

Anonimo ha detto...

stupendoooo !! :-))) certo, scambiamoci i link !

KarnEvil9

Anonimo ha detto...

ok gia fatto The Musical Box!
ciao

Anonimo ha detto...

I Led Zeppelin mi hanno accompagnato durante l'ultimo anno di liceo, però non li ho mai approfonditi veramente, sbagliando.

Anonimo ha detto...

@trinity, io li ho scoperti un'pò prima verso il 2 liceo e ho già avuto il tempo di approfondirli al massimo. scegliere tra i loro album è veramente questione di gusti, ma se te ne posso consigliare uno, il migliore è Led Zeppelin II

Luciano ha detto...

Negli anni settanta riempivano gli stadi e oggi, dopo più di 30 anni, piacciono ancora (anche ai giovani) segno che la buona musica non tramonta mai.
Luciano

Anonimo ha detto...

Solo 4 stelle su cinque... vergogna! ;-)
I fermo immagine che ci sono ogni tanto nel video sono per riempire delle parti troppo rovinate per poter essere usate; secondo me la qualità del video è ottima, confontatela con altri live di quegli anni.
La qualità artistica della band invece è indiscutibile, secondo me la meglio live band, interplay eccezzionale, tecnica e ottime composizioni.
PS: Il pezzo solo di Page si trova già in alcuni live degli Yardbirds

Anonimo ha detto...

Grande concerto, oltretutto l'audio è ottimo!!!
Ti spiace se lo posto sul mio Blog il tuo pezzo?
Ciao

Anonimo ha detto...

@Elmore potrebbe non dispiacermi, ma non so nemmeno qual'è il tuo blog!

Anonimo ha detto...

già vero....l'ho già postato, solo per vedere l'effetto che fa.
Ma giurin giurello se non ti va lo tolgo, promesso!!!
http://senzatreguasemineremovento.blogspot.com/