domenica 9 dicembre 2007

I 5 album del biennio 2006/2007

Jerry Lee Lewis
Last Man Standing (26 Settembre, 2006)

Jimmy Page, Keith Richards, B.B. King: questi sono solo alcuni fra gli artisti che si sono messi in gioco nell’ultimo strepitoso album del “Killer” del Rock ‘n’ Roll. Tutti i brani sono delle cover che hanno segnato la storia del rock degli ultimi 50 anni. Il disco è permeato dall’inconfondibile tocco
di Jerry Lee Lewis che a tratti sovrasta anche musicisti del calibro di Eric Clapton, Ron Wood e tanti altri. Si passa, durante l’ascolto, dal Rock ‘n’ Roll infuocato al blues più elegante, il tutto avvolto da un’aria di felice armonia come
in una serata fra vecchi amici. Imperdibile.


John Mayall and the Bluesbreakers
In the Palace of the King (17 Aprile, 2007)

Un album interamente concepito per immergersi nel mondo del blues. Con più di 40 anni di carriera alle spalle John Mayall omaggia con questo lavoro un’altra icona del passato: Freddy King. Impreziosito dalla sontuosa chitarra del “grande” Buddy Whittington l’intero album è da considerarsi una vera chicca per tutti gli appassionati del blues vecchia maniera. I pezzi risuonano in modo chiaro e diretto con la stessa potenza di uno dei concerti che ancora “the father of english blues” riesce a regalare ai propri fans.



J.J. Cale Eric Clapton
The Road to Escondido (7 Novembre, 2006)

Insieme, per la prima volta in un album in studio si incontrano gli stili di Eric Clapton e J.J. Cale. Spesso, come molti sanno, le vite artistiche dei due si sono incrociate dando vita a brani leggendari come “Cocaine” di J.J. Cale portata
al successo da "Slowhand". Entrambi, a proprio agio fra rock, blues e country concedono agli ascoltatori attimi di classe
e di pura magia. Da intenditori.


Bob Dylan
Modern Times (29 Agosto, 2006)

I “tempi moderni” secondo Bob Dylan. L’ennesima opera di Mr. Zimmerman rappresenta in qualche modo l’intero percorso musicale compiuto fin qui dal più grande cantautore americano. Con la voce roca che ormai da qualche anno a questa parte lo contraddistingue, Dylan canta l’America di oggi, accompagnato da una band che lo supporta in modo egregio. In Modern Times ritroviamo in parte il suo lato rock-blues più energico ed irruente, sia il Dylan riflessivo ma mai rilassato a cui siamo abituati. Sound più che piacevole che dona all’album un’arma in più per impressionare anche i critici. Dylaniano.


Albert Lee
Road Runner (11 Aprile, 2006)

Inconfondibile, inimitabile ritorna la voce e la chitarra di Albert Lee. Un album pregustato da pochi fortunati nelle date italiane del tour 2007 del famoso chitarrista più volte “spalla” di grandi artisti come Clapton ed Emmylou Harris (nota cantautrice folk-rock statunitense).
Blues e country si intrecciano in un vortice coinvolgente che diverte con spensieratezza e un pizzico di nostalgia. Il virtuosismo di Albert Lee la fa da padrone, trovandosi egli a proprio agio fra le radici della musica americana, in un disco che scorre inarrestabile.

2 commenti:

Deneil ha detto...

mmm dei citati ho sentito quello di cale e clapton (che potevano fare mooooooooooooolto di più!), quello di jerry lewis (bellino anche se con certe collaborazioni mi aspettavo anche di più!) e quello di dylan che a me proprio non è andato giu..come moltissimi album di bob.io al suo posto ci avrei messo senza dubbio il live at massey hall 1971 di neil young o l'ultimo album sempre del loner canadese..a mio parere 3 spanne sopra da almeno un 30anni a dylan.

rollingmovie ha detto...

Ho sentito l'ultimo album di Neil Young e devo dirti che mi è piaciuto, ma dovendo scegliere ho preferito i 5 album riportati nel post. Vista la tua preparazione non puoi giudicare "bellino" quello di Jerry Lee Lewis, quello è un disco di alta qualità. Per quando riguarda quello di J.J. Cale con Clapton è un disco che può piacere come no, però posso dirti che anzi secondo me hanno fatto di più con questo album.
Ascolta invece quello di Albert Lee, che per chi come noi è appasionato di Blues, mette tutti d'accordo.