martedì 4 dicembre 2007

John "Bonzo" Bonham


"Desideriamo comunicare, in piena armonia tra noi stessi ed il nostro manager, che per la perdita del nostro caro amico e per il profondo rispetto che nutriamo verso di lui e la sua famiglia, non possiamo più continuare come prima." (Jimmy Page)

Era il 4 dicembre 1980 e si scioglieva una delle band musicali più influenti e apprezzate del secolo scorso. Oggi a 27 anni esatti dalla loro separazione e in attesa della reunion che si terrà fra 8 giorni a Londra, vogliamo ricordare uno dei batteristi che è meritatamente entrato nel mito della musica:
John Bonham.
Caratterizzato da uno stile personale, creativo ed estremamente incisivo, Bonzo ha dato una svolta radicale alla musica rock, e non solo, consacrando definitivamente il potenziale solista di uno strumento fino ad allora emarginato, salvo rarissimi casi, a semplice mezzo di accompagnamento. Sebbene autodidatta, aveva una grande tecnica e ha creato dei grooves che risultano ancora attuali e che, a quasi quarant'anni di distanza, continuano ad influenzare batteristi di ogni genere.

"Agli inizi ero interessato alle partiture musicali ed ero abbastanza bravo e veloce nella lettura, ma quando cominciai a suonare con i gruppi feci l'enorme sbaglio di abbandonare lo studio. Credo che sia fantastico essere capaci di scrivere le proprie idee in forma musicale, ma credo anche che nella batteria il feeling sia molto più importante della mera tecnica: è fantastico suonare un triplo paradiddle… ma chi si accorge veramente che lo stai facendo? Se fai troppa attenzione alla tecnica, finisce che inizierai a suonare come ogni altro batterista. Credo che quello che conti veramente sia essere originale. Quando ascolto altri batteristi, mi piace poter dire "Wow… carina questa cosa, non l'avevo mai sentita prima!. Credo che essere te stesso come batterista sia molto più importante che suonare come chiunque altro".
Il fattore dell'accordatura delle pelli e persino l'inclinazione delle bacchette durante l'assestamento del colpo sono senz'altro alla base del suono unico e perfettamente riconoscibile che produceva ed è stato uno dei primi batteristi ad usare tamburi con misure molto grandi (la sua grancassa aveva un diametro di 26 pollici, quasi 65 centimetri). Non aveva, per sua stessa ammissione, una particolare passione per i piatti, e nel primo periodo utilizzò addirittura un Tom-tom solo. La cosa più particolare del suo set, però, erano i timpani da banda collocati alla sua sinistra.
Celeberrima inoltre Moby Dick, brano strumentale dove Bonham esegue un assolo di batteria divenuto leggendario. Tale assolo divenne da subito uno dei momenti cardine nelle eccezionali esibizioni dal vivo dei Led Zeppelin, tanto amato dai fans al punto da risultare una delle poche presenze fisse nelle scalette durante l'intera storia del gruppo: la ragione di ciò, prima che nella teatralità delle sue costruzioni tamburistiche, è da riscontrarsi principalmente nell'armonia, nella timbrica e nell'inconfondibile sonorità che conferiva alle sue improvvisazioni, fino ad allora ritenute impensabili da concepire con uno strumento dal suono "sordo" come la batteria. Accadeva spesso che Bonham eseguisse gli assoli persino colpendo a mani nude tanto le pelli quanto i piatti, per conferire uno stile più percussivo al suo sound.
Durante i primi tour dei Led Zeppelin, Bonham prese in considerazione l'ipotesi di munire la sua batteria di doppia cassa. A farlo desistere dal proposito fu Robert Plant, che quando la questione venne posta gli rispose "Ed a cosa ti serve? Con una sola cassa fai già il doppio di quello che gli altri fanno con due".

Altre star dicevano di lui:
-Jimi Hendrix: "Ragazzo, il tuo piede destro è più veloce di quello di un coniglio!"
-Charlie Watts (The Rolling Stones) : "John Bonham... non ne trovi un'altro come lui."

John Henry Bonham
(Redditch, 31 maggio 1948 – Windsor, 25 settembre 1980)

Fonti Wikipedia




6 commenti:

Deneil ha detto...

post doveroso in onore di un artista indimenticabile.dovrebbero leggerlo quel mezzo fallito di page (dopo i led non ne ha azzeccata più una anche se a me il duo coverdale page non dispiace) e plant che ultimamente stava finalmente riuscendo a uscire con degli album solidi..perchè questa reunion??per soldi certo..ma il fastidio è tanto..troppo direi..e poi magari ci tirano fuori anche l'album a mo di who (uno sordo e l'altro senza voce)..considerando poi che i led zeppelin (così come gli who) già negli ultimi album di carriera valevano la metà di quello che valevano all' inizio (per me led zeppelin significa I-II-III-IV+phisical graffiti) direi che questa reunion se la potevano evitare.
e poi senza bonzo (ma chi lo sostituisce??) non saranno i veri led.

Anonimo ha detto...

bello sto nuovo forum,potevate mettere qualche bel mascione,così oltre a i mascietti etero potevano trovare piacere anche gli altri.O mi sbaglio?

Anonimo ha detto...

@Deniel sono in parte daccordo con te dopo la separazione page e plant hano fatto davvero poco o niente! tuttavia la reunion non penso sia stata per fare soldi, visto che il ricavato andrà in beneficenza! per me e più che altro un'operazione "ricordo" di un gruppo che ha fatto la storia del rock. se ne avessi avuto la possibilità non ci avrei pensato un solo minuto ad andare al concerto! Ho visto 2 volte i Rolling stones (concerti fantastici), I deep purple e i genesis ( entrambi così così)e i led zeppelin no? Cmq alla batteria John è sostituito dal figlio Jason ( qualche anno fà sempre per un'occasione speciale era stato sostituito da Phil Collins, ma pur essendo un grande batterista, non si avvicinava allo stile di John). io per curiosità li vorrei cmq vedere! Anche se vecchi non meritano di essere buttati, per le emozioni che provo ascoltando la loro musica mi sentirò sempre debitore nei loro confronti.
P.S. i Who sono uno dei gruppi più sopravvalutati.

Anonimo ha detto...

@Deniel per me gli album dei Led Zeppelin sono tutti fenomenali, ti consiglierei di riascoltare House of the Holy, In throught the out door, Coda, Presence!

Deneil ha detto...

ti dirò:anch'io sarei andato a sentir la loro reunion se fosse stata in italia ma detto questo non credo che ce ne fosse bisogno.
sugli album da te citati:tempo fa entrato in un negozio di musica sentii una canzone strepitosa e chiesi subito al negoziante di che si trattava..mi rispose ma è dell' album coda dei led zeppelin!e io dissi: ah ovvio! questo per dirti che (a parte la mia demenza nel non riconoscerli dato che l'album l'ho sentito parecchio)comunque i 4 da te consigliati sono qualcosa di davvero strepitoso rispetto all'80%dei gruppetti di oggi (per quello fui così sorpreso dal negoziante..pensavo si trattasse di qualcosa di nuovo!) ma se riascolto led III e poi coda un po' di tristezza mi viene comunque!
capitolo who: a me non hanno mai fatto davvero impazzire..capisco che hanno fatto cose straordinarie per gli anni 60(era molto raro sentir sonorità così ruvide al tempo) ma sinceramente li trovo anch'io un po' sopravvalutati.
persino il tanto osannato tommy non mi ha mai detto tanto.
apprezzo un po' di più who's next (che comunque fu un album di puro rock'n roll anni 70..niente di innovativo) e il live at the isle of wight che ti consiglio di ascoltare!
capitolo bonzo:il figlio????sembra un po la storia degli la guns..anche li mi sembra che suoni il figlio di qualcuno del gruppo...

Anonimo ha detto...

@Deniel Tommy come album neanche a me entusiasma ( a parte pochi pezzi come quello con Elton John o la fantastica I'm Free), tuttavia mi è piaciuto il film, Tommy appunto, diretto da Ken Russel del '75! te lo consiglio anche per le presenze di altri straordinari artisti come Eric Clapton, Tina Turner e il grande Jack Nicholson che canta.