venerdì 23 gennaio 2009

Divorzio all'italiana - un film di Pietro Germi


Trama
Agramonte*, Sicilia, il barone Ferdinando Cefalù (Marcello Mastroianni) sposato con l’asfissiante e brutta Rosalia (Daniela Rocca), s’innamora della bella e giovane Angela (Stefania Sandrelli), sua cugina. Non sapendo rinunciare al nuovo amore, grazie a qualche inattesa scoperta e ad un artificioso stratagemma, Fefè sembra realizzare il suo sogno.
* (nome d'invenzione, molte delle riprese sono realizzate a Ispica)

“Tutti i luoghi comuni ricorrenti quando si parla del nostro Paese, sono veri, purtroppo. Come in genere sono veri i luoghi comuni, che per vezzo intellettualistico ci si ostina a considerare falsi”. (Pietro Germi)

Con uno sguardo sarcastico e irriverente, il film racconta attraverso le magnifiche narrazioni in prima persona del protagonista, le amorose peripezie di un uomo “purtroppo” sposato. Una commedia che è diventata negli anni un affresco, non idilliaco ma certamente memorabile, sulla Sicilia e sui costumi dell’Italia degli anni 60.
Germi, ha qui la possibilità di smantellare e mettere a nudo la ferrea mentalità sicula, che presenta meccanismi e barriere culturali assolutamente invalicabili all’epoca, aggiunto ad un finto moralismo che ha nella “forma” il suo ostacolo maggiore, e Mastroianni è il mezzo attraverso cui ciò avviene. Labirinticamente il suo personaggio s’infila negli sporchi cunicoli che il contesto sociale permette ( il delitto d’onore), raggirando quella che semplicemente, ma impossibile ai tempi, poteva essere una richiesta di divorzio. Tullio Kezich lo definisce: “Un ritratto stilisticamente impeccabile, pieno di una cattiveria d’alta classe; un piccolo Monsieur Verdoux ripugnante e patetico, un topolino cieco nella giungla proibita del sesso”.
Angela, di cui Fefè s’innamora nel fatale condominio, incarna l’oggetto del desiderio (in quanto Fefè non la conosce veramente), il naturale movente della passione maschile; il possesso della sua fresca giovinezza e calda sensualità, idealizzano per l’uomo maturo, la possibilità di una nuova giovinezza.
La riuscitissima sceneggiatura, vincitrice dell’Oscar, è percorsa da una vena di humour nero e presenta uno stile grottesco che a detta dello stesso Germi, era l’unico possibile per raccontare questa storia “normale”. Diverte oggi e fu ugualmente apprezzato all’epoca (come spesso accade sappiamo ridere dei nostri difetti, ma cambiarli è un’altra cosa….).
Le atmosfere di quelle calde giornate d’estate, accompagnate dalle malinconiche musiche di Carlo Rustichelli, sono perfettamente rese da un regista esperto e meticoloso come Germi, un regista che curava maniacalmente ogni singola inquadratura sino alla perfezione, che amava parlare con gli sguardi e che per questo motivo s’interessava anche ai costumi e al trucco.
Superbo Mastroianni, si dice che volle fortemente la parte e abbia spedito foto sue con basettoni e baffi per convincere il regista. Lo stesso dice di essersi ispirato poi a Pietro Germi nel ricalcare quel famoso tic spesso ostentato nel film.
Ottimi senza distinzioni tutti gli attori secondari; alcuni sono straordinariamente realistici, come il padre interpretato da Odoardo Spadaro, altri sono perfettamente funzionali, come il futuro cognato, interpretato da Lando Buzzanca. Indimenticabili lo sono pure le orazioni difensive del barocco avvocato interpretato da Pietro Tordi.

Uno splendido capitolo della commedia all’italiana


SCHEDA:
Divorzio all'italiana
Paese: Italia
Anno: 1961
Durata 101'
Colore: B/N
Genere: Commedia
Regia: Pietro Germi
Sceneggiatura: Ennio De Concini, Pietro Germi e Alfredo Giannetti
Musiche: Carlo Rustichelli
Montaggio: Roberto Cinquini
Fotografia: Leonida Barboni e Carlo Di Palma
Scenografia: Carlo Egidi

Personaggi:

Marcello Mastroianni (Ferdinando Cefalú)

Daniela Rocca (Rosalia Cefalú)

Stefania Sandrelli (Angela)

Leopoldo Trieste (Carmelo Patané)

Odoardo Spadaro (Don Gaetano Cefalú)

Margherita Girelli (Sisina)

Angela Cardile (Agnese)

Lando Buzzanca (Rosario Mulè)

Pietro Tordi (L'avvocato De Marzi)

Ugo Torrente (Don Calogero)

Recensione a cura di Mash84

2 commenti:

raybanlove ha detto...

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pradashoeslove ha detto...

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