domenica 16 novembre 2008

Live at POMPEII the Director's Cut


Era il 1972 quando una ancora giovane e poco conosciuta formazione rock portava sullo schermo un'opera rivoluzionaria e di grande spessore nel binomio cinema-musica, un film-concerto che a distanza di oltre 30 anni non ha perso il suo fascino e il potente impatto sullo spettatore.
Il regista Adrian Maben nel 2003 torna, col parere favorevole della band, sul proprio lavoro per completare ciò che lui e gli stessi Pink Floyd ritenevano in un certo senso incompleto e forse non perfettamente riuscito. Con la modifica o la sostituzione di molte sequenze della pellicola, adesso migliorate grazie alla nuova tecnologia video disponibile (tuttavia con qualche abuso di computer grafica), e con l'aggiunta di immagini e video inediti, tra cui interessantissime interviste ai membri della storica band, si è ottenuto un risultato per molti versi migliore dell'originale, facendo del film una vera chicca per tutti gli appassionati della musica Rock e non solo ( visto che i Pink floyd vantano milioni di fan che spesso non rientrano nei normali canoni dell'ascoltatore di musica rock ).
Naturalmente l'idea base non viene mutata, l'idea diametralmente opposta rispetto alla norma, di un gruppo che si esibisce nella completa assenza del suo effetto sul pubblico, che lo porta agli antipodi di un altro best-sellers del genere, Woodstock ( anche se bisogna segnalare che Bob Dylan aveva ideato un progeto simile nel '65).
Una sorta di viaggio musicale, e non solo, tra luci e ombre accompagnate dalla surreale musica dei Pink Floyd che si apre e si chiude sulle note della celeberrima Echoes accompagnata da una nuova sequenza iniziale fortemente influenzata dalla grande stima che i musicisti hanno sempre avuto per un'altro grande del nostro tempo, Stanley Kubrick.
Il film è totalmente calato nelle famose e suggestive rovine della città di Pompei e tra le sue immagine di ispirazione artistica ( Magritte, De chirico, Christo) , sapientemente registrate sia di giorno che di notte nell'arena dall'aspetto spettrale, traspare la sensazione di una presenza pulsante sotto la superficie, come una sorta di analogia col Vesuvio, che rispecchia la musica stessa dei Pink Floyd; un'atmosfera di assoluta beatitudine e calda serenità che tuttavia in un attimo esplode nella sua magnificenza e potenza.
Registrato come se fosse una incisione in studio, senza l'ausilio del playback, con una ottima amplificazione, aiutata dall'eco creato dall'antico anfiteatro, il film ci accompagna con le musiche di Echoes part 1, Careful With That Axe Eugene, A Sacerful of Secrets, Us and Them, One of This Days, Mademoiselle Nobs (con la straordinaria partecipazione del levreiere russo chiamato appunto Nobs), Brain Damage, Set the Controls for the Heart of the Sun, Echoes part 2, tutte alternate alle interviste già presenti nell'edizione originale realizzate durante la registrazione del leggendario Dark Side of the Moon presso gli studi di Abbey Road, più le inedite scene personali della band durante il lavoro a Parigi per, appunto, Live at Pompeii.
Il dvd inoltre contiene:
- una eslusiva intervista a Adrian Maben sulla realizzazione del progetto
- il film concerto originale
- una gallerie di immagini
- storia di Pompei
- le copertine degli album

Un'opera immancabile e fondamentale della già straordinaria raccolta di opere dei Pink Floyd.
  • George Roger Waters basso e voce.
  • David Jon "Dave" Gilmour chitarra e voce.
  • Nicholas Berkeley "Nick" Mason batteria.
  • Richard William " Rich" Wright tastiere e voce.

« La nostra musica può darvi i peggiori incubi, o lanciarvi nell'estasi più affascinante. Solitamente si verifica questa seconda opzione. Ci accorgiamo che il nostro pubblico smette di ballare: rimangono tutti in piedi, a bocca aperta, in estasi. » (Roger Waters)

Da Wikipedia riproponiamo un'intervista di David sul suo caro amico recentemente scomparso
« Nessuno può sostituire Richard Wright. È stato il mio partner musicale e amico.

Nelle discussioni su chi o cosa fossero i Pink Floyd, il contributo enorme di Rick è stato spesso trascurato. Era gentile, modesto e riservato ma la sua voce profonda e il suo modo di suonare erano vitali, magiche componenti del nostro riconoscibile sound. Non ho mai suonato con nessuno come lui. L'armonia delle nostre voci e la nostra telepatia musicale sono sbocciate nel 1971 in Echoes. A mio giudizio tutti i più grandi momenti dei Pink Floyd sono quelli in cui lui è a pieno regime. Dopo tutto, senza Us and Them e The Great Gig in the Sky, entrambe composte da lui, cosa sarebbe stato The Dark Side of the Moon? Senza il suo tocco pacato l'album Wish You Were Here non avrebbe funzionato molto.

Nei nostri anni di mezzo, per vari motivi lui ha perso la sua strada per qualche tempo, ma nei primi anni Novanta, con The Division Bell, la sua vitalità, brillantezza e humor sono ritornati e la reazione del pubblico alle sue apparizioni nel mio tour del 2006 è stata tremendamente incoraggiante, ed è un segno della sua modestia che quelle standing ovations siano giunte a lui come una grande sorpresa (sebbene non al resto di noi). Come Rick, non trovo facile esprimere i miei sentimenti con le parole, ma lo amavo e mi mancherà enormemente. »
( David Gilmour, 15 settembre 2008)

Recensione a cura di Mash

1 commento:

Luciano ha detto...

Vidi la pellicola molti anni fa e ne rimasi entusiasta Purtroppo non ho visto questa riedizione. Spero di poterla recuperare.